#laFLEalMassimo – Episodio 57: Il prezzo della libertà e il valore della pace

#laFLEalMassimo – Episodio 57: Il prezzo della libertà e il valore della pace

Bentornati alla #FLEalMAssimo continuiamo ad occuparci dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e a portare avanti alcune riflessioni sulle verità sconvenienti che questo evento ci porta in evidenza.

Abbiamo già detto negli scorsi episodi che la libertà non è gratuita e che possiamo beneficiarne perché qualcuno in passato ha combattuto per garantircela.

Oggi la nostra libertà è difesa dalla resistenza eroica del popolo Ucraino che si difende in uno scontro di civiltà tra gli esponenti della società chiusa come Putin che vorrebbero riportare indietro le lancette del tempo e le democrazie occidentali che rappresentano i valori della società aperta.

Ma se la libertà non è gratuita non possiamo illuderci che la pace si possa conseguire con i proclami e con le buone intenzioni. In uno spettacolo indecoroso rappresentato da troppi interventi sulla stampa e sui media italiani, si promuove una narrazione infondata e logicamente incoerente per la quale esisterebbe una via pacifica per la risoluzione del conflitto, come se fosse possibile fermare i carrarmati con gli slogan o difendersi dalle bombe con i cartelloni di protesta.

Il dialogo e il negoziato sono naturalmente e ovviamente la strada principale da perseguire quando esiste un interlocutore civile, quali che siano le sue ragione e la materia del contendere.

Contro un’invasione militare ingiustificata e ingiustificabile le uniche strade possibili sono imbracciare le armi per difendere la propria terra e la propria libertà oppure la ritirata laddove si dovesse riscontrare una sproporzione di forze tale da non giustificare il sacrificio dei combattenti.

Ma anche su questo assistiamo a vergognose distorsioni della realtà sui media italiani, dove troppi opinionisti da salotto, vagheggiano di resa nascondendo sinistre nostalgie ideologiche verso regimi che hanno macchiato la storia del sangue di milioni di innocenti.

Putin perderà perché ha inviato truppe confuse e male armate, perché ha mentito ai propri cittadini e al mondo e perché con un economia al collasso non può permettersi di continuare a lungo.

Per la fondazione Luigi Einaudi avete ascoltato la FLE al Massimo Arrivederci!

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