#laFLEalMassimo – Episodio 61: Povera Patria e povera Italia

#laFLEalMassimo – Episodio 61: Povera Patria e povera Italia

Per chi non se ne fosse accorto, finché la guerra non si concluderà con la necessaria vittoria dell’Ucraina, questo podcast continuerà a ripetere fino all’ossessione, che non può esserci dubbio o esitazione nel giudicare chi è aggredito e chi è invasore, poiché la giustizia, la logica, la morale e l’umanità possono stare da una parte sola senza se e senza ma, ed è la parte dell’Ucraina.

Ma oggi dedichiamo qualche parola alla frequente e inopportuna abbondanza dei se e dei ma che continua a caratterizzare i media, le élite culturali e tanta opinione pubblica diffusa di questo paese. È triste, sgradevole e disturbante, dover parlare di verifica delle fonti, di dubbi necessari e di complessità della realtà, dove la ragione non è mai da una parte sola per definizione.

A pochi passi da casa nostra c’è una guerra ingiusta e infame, dove ogni giorno muoiono innocenti e si ripetono atrocità ataviche che credevamo relegate nella pagine più buie della storia.  Dunque, non è per partigianeria, che dobbiamo accantonare i dubbi pretestuosi e non è per superficialità, che dobbiamo respingere i riferimenti inopportuni a una complessità che non c’è: è semplice e indubbio che sia in corso una guerra contro di noi, contro il nostro modo di vedere il mondo e contro la nostra concezione di libertà e di società libera. Una guerra che non combattiamo ancora in prima persona, ma dalla quale non potremo sottrarci poiché l’invasore non si fermerà se qualcuno non lo sconfigge sul campo.

Povera Italia e povera patria, che non è capace di riconoscere le minacce alla propria esistenza e di offrire l’adeguato sostegno al popolo che assieme alla propria, difende anche la nostra libertà. Miserabile la compagnia dei cattivi maestri, che nascondo il proprio imbarazzo per gli orrori compiuti dalla dittatura per cui parteggiano dietro una retorica infondata di dubbi e complessità a cui può credere solo chi è in mala fede oppure ignora la lezione della storia che recita: Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur.

Non è tempo di esitare o di persi in discussioni oziose, poiché nel frattempo gente innocente muore. Salva Ucraini senza se e senza ma, per la Fondazione Luigi Einaudi, avete ascoltato la FLE al massimo.

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