Scuola di liberalismo di Messina 2021 – Il disastro climatico del nostro pianeta: come evitarlo?

Scuola di liberalismo di Messina 2021 – Il disastro climatico del nostro pianeta: come evitarlo?

Martedì 23 marzo 2021 ha avuto luogo un webinar organizzato dalla Scuola di Liberalismo FLE di Messina, sul tema “Il disastro climatico del nostro pianeta: come evitarlo?”. L’evento, trasmesso in diretta streaming sia sulla piattaforma Zoom che sulla pagina Facebook della Scuola di Liberalismo di Messina, ha riscosso un buon riscontro di pubblico.

L’incontro, condotto dal giornalista Gigi Cartagenova (Direttore del blog “Yes Comment”) è stato introdotto dai saluti dell’Avv. Giuseppe Benedetto (Presidente della Fondazione Luigi Einaudi) e del Prof. Pippo Rao (Direttore Generale della Scuola di Liberalismo di Messina), ai quali ha fatto seguito la relazione del Prof. Giuseppe Gembillo (Direttore Scientifico della Scuola di Liberalismo di Messina), da sempre competente, sensibile ed attento al più che mai attuale argomento dei cambiamenti climatici e dei loro catastrofici effetti sull’ambiente.

Il Prof. Gembillo, nel corso del suo intervento, si è soffermato sull’analisi del recente saggio di Bill Gates “Clima, come evitare un disastro: le soluzioni di oggi, le sfide di domani”, non solo richiamando l’attenzione sugli innumerevoli ed irreversibili danni prodotti dalle emissioni di gas serra (che oggi si attestano intorno a 51 miliardi di tonnellate ogni anno), ma altresì indicando le soluzioni per raggiungere l’obiettivo “emissioni zero”, essenziale per la sopravvivenza dell’intera umanità. In particolare, l’accento è stato posto sulle tecnologie “green” che già oggi aiutano a ridurre sensibilmente le emissioni di CO2, quali quelle che sfruttano le fonti rinnovabili (come il sole e il vento), sebbene le stesse richiedano, allo stato attuale, uno sforzo a livello mondiale in termini di innovazione per poter giungere ad una vera e propria de-carbonizzazione: uno sforzo, questo, cui sono chiamati, in primis, tutti gli Stati. I governi delle Nazioni, infatti, non possono più esimersi dal compito, nell’immediato futuro, di effettuare ingenti investimenti in ricerca e sviluppo nel campo delle energie pulite, nonché da quello di adottare stringenti normative al fine di abbassare il “prezzo” dell’inquinamento (ad esempio, una “carbon tax” o un sistema di permessi di emissione negoziabili con le aziende); in assenza di un’azione congiunta da parte dell’intera comunità internazionale, la catastrofe sarà inevitabile. Gembillo, comunque, non ha mancato di sottolineare gli impegni in tal senso assunti, a breve e a lungo termine, dall’Unione Europea, che ha pianificato una riduzione delle emissioni di almeno il 55% (rispetto al 1990) entro il 2030 ed il totale azzeramento delle stesse entro il 2050.

Ma la sfida del taglio delle emissioni chiama in causa anche la responsabilità individuale di ognuno di noi: in proposito, il relatore ha messo in evidenza il devastante impatto sull’ecosistema dell’indiscriminato sviluppo edilizio, degli sprechi energetici e dell’uso delle automobili, senza tralasciare il fatto che all’inquinamento ambientale contribuiscano anche le nostre abitudini ambientali, cui è addebitabile la maggior parte della deforestazione in atto.

Insomma, come rimarcato dal Prof. Rao a conclusione del dibattito, quella della lotta ai cambiamenti climatici è una missione cruciale, che coinvolge tutti: politica, imprese e cittadini. Una lotta in cui determinanti per il successo saranno non solo strategie incisive ed azioni efficaci, ma anche il fattore tempo: qualsiasi incertezza o ritardo, infatti, può allontanarci dall’obiettivo preminente, ossia la salvezza della nostra Terra; citando Roosevelt, “mai prima d’ora abbiamo avuto così poco tempo per fare così tanto”.

Francesco Sarà – Responsabile Comunicazione SdL FLE Messina

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