Scuola 2010 di Liberalismo di Torino – LXIII[:en]SCUOLA 2010 DI LIBERALISMO DI TORINO – LXIII

Scuola 2010 di Liberalismo di Torino – LXIII[:en]SCUOLA 2010 DI LIBERALISMO DI TORINO – LXIII

Periodo: 9 marzo – 15 giugno 2010

Iscritti: 53

Lezioni di: Giovanni Bognetti, Raimondo Cubeddu, Stefano De Luca, Francesco Forte, Nicola Iannello, Marina Lalatta Costerbosa, Stefania Mazzone,  Maria Teresa Pichetto, Andrea Poma, Regina Pozzi e Pier Franco Quaglieni

Ci sentivamo una Nazione, divenimmo uno Stato. Cosa rimane oggi del Risorgimento liberale. Considerazioni e prospettive a 150 anni dall’Unità d’Italia.
Borsa “Giuliano Gennaio” della Fondazione Einaudi da € 750: Massimo Lanteri

Il tribunale di Milano ha condannato Google per non aver impedito la pubblicazione su You Tube di immagini che riprendono atti di violenza su un handicappato. Ne è scaturito un dibattito: da una parte i difensori della libertà della rete (“Ai postini non si chiede cosa c’è nelle lettere”); dall’altra coloro che invocano il diritto alla riservatezza e la difesa della dignità umana. Resta il fatto che oggi solo su internet non è possibile identificare chi diffonde informazioni e immagini. Quali, in una concezione liberale, debbono essere le priorità di difendere?
Borsa della Fondazione Einaudi da € 500: Chiara Garibotto
Borsa della Fondazione Einaudi da € 250: Pietro Morgagni

[:en](9 marzo – 15 giugno 2010) 53 iscritti

Giovanni Bognetti, Raimondo Cubeddu, Stefano De Luca, Francesco Forte, Nicola Iannello, Marina Lalatta Costerbosa, Stefania Mazzone,  Maria Teresa Pichetto, Andrea Poma, Regina Pozzi e Pier Franco Quaglieni

Ci sentivamo una Nazione, divenimmo uno Stato. Cosa rimane oggi del Risorgimento liberale. Considerazioni e prospettive a 150 anni dall’Unità d’Italia.
– Massimo LANTERI – borsa “Giuliano Gennaio” della Fondazione Einaudi da € 750

Il tribunale di Milano ha condannato Google per non aver impedito la pubblicazione su You Tube di immagini che riprendono atti di violenza su un handicappato. Ne è scaturito un dibattito: da una parte i difensori della libertà della rete (“Ai postini non si chiede cosa c’è nelle lettere”); dall’altra coloro che invocano il diritto alla riservatezza e la difesa della dignità umana. Resta il fatto che oggi solo su internet non è possibile identificare chi diffonde informazioni e immagini. Quali, in una concezione liberale, debbono essere le priorità di difendere?
– Chiara GARIBOTTO – borsa della Fondazione Einaudi da € 500
– Pietro MORGAGNI – borsa della Fondazione Einaudi da € 250

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