Ocone dimissionario, non cacciato

Ocone dimissionario, non cacciato

Leggendovi imparo molte cose, ieri anche che intenderei candidarmi con il Pd. Osservo da tempo lo sforzo di far credere che l’europeismo sia patrimonio esclusivo della sinistra e del Pd, ma non lo apprezzo. Penso il contrario e ricordo bene che i passi fondamentali che hanno determinato il nostro sano e profittevole cammino europeista hanno costantemente avuto l’opposizione dell’antenato del Pd, il Pci, in cui, del resto, larga parte dei suoi dirigenti militavano. Molti che oggi ripetono quelle tesi neanche lo sanno, ma temo non sia un’attenuante.

Circa il sovranismo e la compatibilità con il pensiero di Luigi Einaudi, bastino le sue parole: “Il concetto dello Stato sovrano, dello Stato che, entro i suoi limiti territoriali, può fare leggi, senza badare a quel che accade fuor di quei limiti, è oggi anacronistico e falso”, aggiungendo trattarsi di “idolo immondo”. Oggi era il 3 gennaio del 1945, l’articolo, pubblicato da “Il Risorgimento liberale” s’intitolava in modo inequivocabile: “Il mito dello Stato sovrano”.

Davide Giacalone

Pubblicato da La Verità il 16 marzo 2019

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