Monopoli cambia, addio al capitalismo e a Parco della Vittoria

Monopoli cambia, addio al capitalismo e a Parco della Vittoria

Il Monopoli, il gioco capitalistico per eccellenza, cambia. Ne scrive Nino Materi sul Giornale del 17 novembre 2018

E certo: cambiano addirittura il «Padre Nostro», non vuoi che cambi il Monopoly? La ditta Hasbro – che sta al celebre gioco in scatola come il Vaticano sta alla celebre preghiera – forte dei suoi santi in paradiso (paradiso commerciale) ieri ha fatto lo storico annuncio: «Abbiamo ideato una nuova versione del Monopoly, pensata per i Millennials nati dopo gli anni ’80 e il loro pessimo rapporto col denaro.

Infatti Monopoly for Millennials sarà, precisa il signor Hasbro, «incentrato più sull’accumulare esperienza che risorse economiche». Ad esempio, Parco della Vittoria è stato sostituito con «Festival musicale di tre giorni». Boh. La confezione, con Mr. Monopoly che si fa un selfie, annuncia fiera: «Dimenticate il mercato immobiliare, tanto non potete permettervelo». Che sarebbe un po’ come vietare agli uomini di acquistare della lingerie femminile perché «tanto non potete permettervi una donna».

Gli ex capitalisti del Monopoly non sono nuovi alle variazioni sul tema e da tempo seguono la strada dell’«innovazione nel solco della tradizione». A cominciare dal nome che, nel 2009, ha variato Monopoli (con la «i» finale) in Monopoly (con la «y» in coda). Sembra una cosa da poco, ma per i puristi con affaccio su Viale dei Giardini fu un colpo al cuore: come se, mutatis mutandis, la testata Playboy divenisse Playboi. Quelli di Monopoly for Millennials si affrettano a precisare: «Non intendiamo sostituire il gioco originale, si tratta solo di una delle versioni alternative che creiamo ogni anno».

Dovrebbe essere una sottolineatura rassicurante, invece è una martellata sul già dolorante livido dell’amarcord. Resta infatti negli occhi dei nostalgici il cartellone verde con le strade più costose in viola, rosse e blu. Ma ora non ci sono più i vecchi lotti da acquistare, al loro posto «bistrot vegani»; inoltre «bike sharing», «centri di primo soccorso per gli animali» e «luoghi in cui poter fermarsi a meditare una settimana» (?). Spariti pure i segnaposto in stile retrò (fiasco, candela, funghetto), spazzati via dagli stupidissimi emoji. Unica consolazione: Monopoly for Millennials, per ora, uscirà solo negli Usa. L’Italia è salva. Comunque sia, noi continueremo a giocare con l’immutabile Allegro chirurgo. Quando c’è la salute, c’è tutto.

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