La farsa elettorale di Putin

La farsa elettorale di Putin

Mosca, 15 marzo 2024 – “Insieme siamo forti, votiamo per la Russia”. Fra i pochi cartelloni elettorali che ci sono a Mosca, questo è quello predominante. Ed è una vera e propria ‘tradizione’ nazionale. I candidati sono praticamente assenti dalla scena politica e dalle piazze. Non li si vede nemmeno in cartolina, o in cartellone. Ma l’esortazione ad andare a votare non manca mai. Anche se si sa già come va a finire. Oggi inizia la tre giorni di voto per eleggere il prossimo presidente della Federazione russa e, come l’altra volta e quella precedente, la scelta ricadrà su Vladimir Putin con la consueta maggioranza ‘alla russa’. Quindi una maggioranza bulgara.

Una giornata che a Mosca viene vissuta con un’apatia persino superiore alle edizioni precedenti. La novità di quest’anno, è che chi vuole potrà anche non recarsi al seggio. Il voto elettronico dovrebbe essere il grande protagonista e il Cremlino sta facendo in modo che se ne avvalga il maggior numero di elettori. Con mezzi più o meno persuasivi. L’obiettivo è, soprattutto, fare votare i dipendenti pubblici, che notoriamente sono una miniera di voti. Per essere sicuri che lo facciano, tutti hanno ricevuto un link a un sito sviluppato da Russia Unita, il partito di maggioranza in parlamento e da cui viene anche il presidente Putin. Cliccando sul collegamento, è possibile vedere dove si trova il proprio seggio elettorale e come arrivarci nel minor tempo possibile. Con buona pace della privacy, può diventare un metodo molto efficace per capire se la gente abbia votato o meno.

Ci sono poi gli incentivi e quest’anno al Cremlino si sono davvero superati, con i moscoviti che sono più fortunati degli altri russi. Come nel 2020 è stata ripristinata la lotteria ‘un milione di premi’. Una novità che aveva portato al voto 12 milioni di cittadini, per un totale di 5 milioni di vincitori. Quest’anno chi vota on line per la prima volta, qualcosa lo vince di sicuro. I giovani con meno di 25 anni e le famiglie sposate o con figli accumulano punti supplementari. Non è un particolare da poco perché, e questa è la novità di quest’anno, più ‘punti elettore virtuale’ accumuli più ottieni sconti per acquistare merci di vario genere. Le istruzioni di trovano sui cartelli appesi nelle bacheche pubbliche o sui portoni dei palazzi.

Il presidente Putin, così, spera di venire incoronato per la terza volta consecutiva e di sfondare l’80% dei consensi. Visti gli sfidanti non dovrebbe essere difficile. Fra il comunista, Nikolaij Kharitonov, e il liberal democratico, che in Russia significa ultra conservatore, Leonid Slutsky, se arrivano al 15% è tanto. Il punto, però, è quanti andranno a votare e gli incentivi a usare il voto elettronico servono proprio a questo.

Il presidente Putin, ieri, ha cercato di fare leva sul senso della nazione, sempre molto vivo nei russi. “Spetta solo a voi, cittadini russi, determinare il futuro della Patria. Non solo dovrete dare il vostro voto, ma dichiarare con fermezza la vostra volontà e aspirazioni, il vostro ruolo personale nell’ulteriore sviluppo della Russia. Perché le elezioni sono un passo verso il futuro”. Un futuro che si ripete da oltre 20 anni, per la precisione.

E, alla vigilia delle elezioni più apatiche di sempre, non manca un ultimo colpo di scena. Vitaly Robertus, vice presidente del colosso petrolifero Lukoil, è stato trovato morto. Secondo la stampa indipendente si sarebbe impiccato. Si unisce alle decine di dirigenti di Lukoil e altre società di Stato, deceduti in modo misterioso.

Quotidiano Nazionale

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