Premio della Fondazione Luigi Einaudi a Karl-Heinz Paqué
Viviamo nostro malgrado in una fase storica di passaggio, tra un ordine geopolitico evidentemente superato e un nuovo ordine che stenta ad affermarsi. Le regole, le alleanze e i principi che reggevano l’ordine liberale sembrano in crisi,ma non per questo nuove regole, nuove alleanze e nuovi princìpi hanno preso forma. Il mondo è improvvisamente regredito allo stato di natura, l’unica legge riconosciuta è quella della giungla: la legge del più forte. Mai come oggi c’è bisogno intellettuali e politici equilibrati e competenti, inflessibilmente animati dalla fiducia nella persona e nella società aperta. È per questo, per tessere filo dopo filo una rete che a livello europeo sostenga il metodo liberale e ne difenda i valori, che la Fondazione Luigi Einaudi ha deciso lo scorso an-no di istituire il premio internazionale dedicato a Giovanni Malagodi: un grande liberale di scuola einaudiana, dalla riconosciuta vocazione internazionale.Difficile trovare una personalità europea più in linea con il modello intellettuale e lo stile politico einaudian-malagodiano del presidente dell’Internazionale liberale Karl-Heinz Paqué, la cui carriera si è sviluppata lungo due direttrici parallele e complementari: da un lato l’insegnamento e la ricerca economica, dall’altro l’impegno politico e culturale al servizio delle idee di libertà.
Esponente del Partito liberale democratico tedesco (Fdp), Paqué è stato ministro delle Finanze della Sassonia-Anhalt dal 2002 al 2006, anni in cui ha applicato con coerenza i principi di rigore e sostenibilità dei conti pubblici, dimostrando che il liberalismo non è sinonimo di leggerezza fiscale ma di responsabilità verso le generazioni future.Parallelamente Paqué ha consolidato il suo ruolo di intellettuale pubblico, animando dibattiti internazionali su temi cruciali come la globalizzazione, la governance europea, le sfide demografiche e il futuro dell’integrazione economica. Lo ha fatto con l’atteggiamento tipico del liberale: la fiducia nell’individuo e nel mercato, temperata dalla consapevolezza della necessità di una ‘dottrina dei limiti’.Sotto la sua presidenza la prestigiosa Fondazione Naumann ha rafforzato la propria vocazione internazionale, promuovendo i valori della libertà, della democrazia liberale e dei diritti individuali. Il tratto distintivo di Karl-Heinz Paqué è la capacità di proporre un liberalismo moderno, lontano tanto dal dogmatismo ideologico quanto dal pragmatismo senz’anima.
Per Paqué essere liberali significa coltivare metodo e pensiero: l’analisi razionale dei problemi, la ricerca di soluzioni che coniughino libertà ed equità, la difesa delle istituzioni democratiche come garanzia di pluralismo. In un mondo attraversato da sfide epocali, Paqué invita a non cedere né al fatalismo né all’illusione di scorciatoie autoritarie. Il liberalismo, ci ricorda, non è mai stato una via facile, ma resta la più soli-da. La voce calma ma ferma di Paqué è un richiamo a riscoprire la forza di idee antiche e sempre nuove: autonomia, responsabilità, apertura al mondo…Karl-Heinz Paqué, al quale oggi verrà conferito il Premio Malagodi nel corso di una cerimonia presso la sede romana della Fondazione Luigi Einaudi, è un grande liberale perché incarna quella rara combinazione di rigore intellettuale e impegno civile che rende il liberalismo non tanto una teoria astratta quanto una pratica di vita.
In un’epoca segnata da crisi di fiducia e tentazioni autoritarie, il suo esempio ci mostra come il pensiero liberale non sia un lusso del passato ma una necessità vitale per il futuro.
La Lomellina