Adnkronos su Luca Palamara e Gian Domenico Caiazza ospiti della Fondazione Luigi Einaudi

Adnkronos su Luca Palamara e Gian Domenico Caiazza ospiti della Fondazione Luigi Einaudi

GIUSTIZIA: PALAMARA, ‘TANGENTOPOLI BOLLA MEDIATICA, FU ILLUSIONE DIVENUTA DISILLUSIONE’ = Catanzaro, 10 mar. – (Adnkronos) – “Sul passaggio relativo a Tangentopoli e al mio ingresso in magistratura, con il direttore Sallusti abbiamo solo voluto fotografare quella che era l’Italia di quegli anni, l’Italia dei giovani laureati in giurisprudenza che sceglievano di diventare magistrati o avvocati. Coloro i quali in quegli anni decidevano di entrare in magistratura, sicuramente risentivano di quella bolla mediatica che in quegli anni era rappresentata da Tangentopoli”. Lo ha affermato l’ex capo dell’Anm, Luca Palamara, intervenendo alla presentazione del suo libro “Il Sistema”, organizzata dalla Fondazione Einaudi nell’ambito dello Speciale #ilcafFLEdelmercoledì. “Il racconto del libro – ha spiegato Palamara – è una riflessione su quello che quell’indagine e quegli anni hanno raccontato, e quelle iniziali illusioni spesso poi, effettivamente, sono diventate delle disillusioni nel momento in cui ci sono stati degli approfondimenti su fatti e situazioni che sono venuti dall’attenzione della cronaca. Penso all’informazione di garanzia, alla grave problematica rappresentata dei suicidi”.

GIUSTIZIA: PALAMARA, ‘SENZA AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE MAGISTRATURA SCONFINATO IN POLITICA’ = Catnzaro, 10 mar. – (Adnkronos) – “Sull’articolo 68 della Costituzione, il tema di riflessione che abbiamo voluto offrire come spunto di riflessione è uno, e cioè che nel 1993 il parlamento, a seguito dei noti fatti che avevano riguardato l’ex presidente del consiglio Craxi, decise di togliere l’autorizzazione a procedere. Nel 1948 l’autorizzazione a procedere venne introdotta da illustri padri della patria proprio per segnare una linea di confine tra quella che era l’azione della magistratura e quella che era l’azione della politica. Dal 1993 quella linea di confine è venuta meno”. Lo ha affermato l’ex capo dell’Anm, Luca Palamara, intervenendo alla presentazione del suo libro “Il Sistema”, organizzata dalla Fondazione Einaudi nell’ambito dello Speciale #ilcafFLEdelmercoledì. “Ed essendo venuta meno – ha aggiunto -, i fatti che io ho vissuto direttamente, non per interposta persona, hanno determinato che l’azione della magistratura, doverosa, ci mancherebbe altro, perché la magistratura deve indagare sul potere, su chi esercita il potere, nessuno escluso, a iniziare dal sottoscritto, però quando si è trattato di quelle indagini che hanno riguardato il cosiddetto potere politico, quelle indagini sono state oggetto di strumentalizzazione”. E questo, per Palamara, “ha stravolto il ruolo dell’azione della magistratura, la mancanza di una linea di confine, che evidentemente si ripropone solo in un momento specifico, che è quello di una eventuale richiesta di misura cautelare, l’unico momento in cui il parlamento è chiamato a vagliare gli elementi raccolti nella fase delle indagini preliminari, ha fatto sì che di fatto la magistratura poi potesse in qualche modo sconfinare in un campo in un ruolo che invece spetta alla politica”.

CAOS PROCURE: PALAMARA, ‘AFFRONTARE TEMA RAPPORTO FRA PM E GIUDICI E PM E GIORNALISTI’ = Catanzaro, 10 mar. – (Adnkronos) – “Io oggi, sicuramente anche per la vicenda che mi ha riguardato, ho maturato e sto maturando ulteriori riflessioni, soprattutto per un ulteriore aspetto che a mio avviso emerge dalle indagini e non solo dalla mia, quella del rapporto non solo fra pm e giudici, ma anche fra pm e giornalisti e fra pm e polizia giudiziaria. E’ un tema che a mio avviso oggi deve essere messo sul tappeto se si vuole fare un discorso serio sulla giustizia, perché altrimenti il rischio è che l’indagine non è più un’indagine per accertare la verità”. Lo ha affermato, parlando della separazione delle carriere, l’ex capo dell’Anm, Luca Palamara, intervenendo alla presentazione del suo libro “Il Sistema”, organizzata dalla Fondazione Einaudi nell’ambito dello Speciale #ilcafFLEdelmercoledì. Poi Palamara ha aggiunto: “Se oggi dicessi o negassi quelle che sono state le mie posizioni precedenti, non sarei credibile. La mia posizione di presidente dell’Anm e di consigliere del Csm è stato difendere lo status quo, che nella magistratura è la difesa delle carriere unite. I fatti, però, poi hanno portato ad altre considerazioni”.

CAOS PROCURE: PALAMARA, ‘IO QUERELATO? PER ORA HO SENTITO SOLO ANNUNCI DI QUERELA’ = Catanzaro, 10 mar. – (Adnkronos) – “Io ho sentito solo annunci di querela, laddove dovessero effettivamente concretizzarsi, penso che davanti a un giudice ci sarà occasione e modo per affrontare in modo più approfondito quello che sono i temi di discussione che ho sollevato”. Lo ha affermato l’ex capo dell’Anm, Luca Palamara, intervenendo alla presentazione del suo libro “Il Sistema”, organizzata dalla Fondazione Einaudi nell’ambito dello Speciale #ilcafFLEdelmercoledì.

CAOS PROCURE: CAIAZZA (PENALISTI), ‘GROTTESCO LIQUIDARE VICENDA PALAMARA COME DEVIANZA’ = Cosenza, 10 mar. (Adnkronos) – “Questa via d’uscita che la magistratura italiana sta cercando rispetto alla vicenda di Palamara, di liquidarla come una devianza, è qualcosa di francamente grottesco”. Lo ha affermato il presidente dell’Unione delle Camere penali, Giandomenico Caiazza, intervenendo alla presentazione del libro “Il Sistema” dell’ex capo dell’Anm, Luca Palamara, incontro organizzato dalla Fondazione Einaudi nell’ambito dello Speciale #ilcafFLEdelmercoledì. “Dal primo giorno in cui è esplosa la vicenda giudiziaria che ha riguardato la vicenda di Luca Palamara – ha spiegato Caizza -, noi abbiamo detto di non andare a cercare il capro espiatorio. La vicenda giudiziaria la guardiamo con rispetto e distacco, auguro a Palamara gli esiti migliori, ma non consentiremo, per quello che sono le nostre possibilità, che questa vicenda venga declinata, raccontata, rimuginata e digerita come la storia di un magistrato corrotto, e mi dispiace usare questo termine. Palamara ha interpretato il ruolo, lo ha interpretato per oltre 10 anni ai massimi livelli, un ruolo che è sempre esistito e che temo continuerà ad esistere. Poi si discuterà se lo ha interpretato con un’accortezza maggiore o minore, non ci interessa, ma che si trattasse di un ruolo, come le intercettazioni e la lettura del libro confermano senza possibilità di dubbio, di un ruolo conosciuto, voluto, delegato, attrezzato e seguito con la massima attenzione dalla magistratura italiana nel suo complesso, e innanzitutto dalla rappresentanza politica e dalle sue articolazioni, l’Anm, è qualcosa fuori da ogni dubbio possibile”.

CAOS PROCURE: CAIAZZA (PENALISTI), ‘GROTTESCO LIQUIDARE VICENDA PALAMARA COME DEVIANZA’ (2) = (Adnkronos) – Per CAIAZZA, dunque, “questa via d’uscita che la magistratura italiana sta cercando rispetto alla vicenda di Palamara, di liquidarla come una devianza, è qualcosa di francamente grottesco. Così come lo è l’incolpazione disciplinare, che sta producendo i risultati delle sue contraddizioni. Se poi per evitare la riflessione sul ‘sistema’ riduci la contestazione disciplinare all’aver frequentato due indagati, poi ti chiedi come possa esserci un esito così sproporzionato, che è quello dalla radiazione dall’ordine giudiziario. Abbiamo cercato di dire di non fare questo errore, è una grande occasione di riflessione importante a prescindere dalla vicenda giudiziaria, e la scelta anche coraggiosa di Luca Palamara di raccontare nei dettagli è sicuramente un contributo importante”.

CAOS PROCURE: CAIAZZA (PENALISTI), ‘POTERE INSINDACABILE TOGHE CONNOTA ‘SISTEMA’ PALAMARA’ = Catanzaro, 10 mar. – (Adnkronos) – Il “potere inquirente” è “reso straordinario dalla sua totale irresponsabilità”, le “scelte non sono sindacabili da nessuno”, e questa “è la decisiva connotazione del ‘sistema’…”. Lo ha affermato il presidente dell’Unione delle Camere penali, Giandomenico CAIAZZA, intervenendo alla presentazione del libro “Il Sistema” dell’ex capo dell’Anm, Luca Palamara, incontro organizzato dalla Fondazione Einaudi nell’ambito dello Speciale #ilcafFLEdelmercoledì. “Cos’è questo ‘sistema’? – si domanda CAIAZZA -, è un sistema nel quale il primo dato è la rottura degli argini, dell’equilibrio costituzionale voluto dai nostri Padri costituenti, fra il potere giudiziario e il potere politico, prima attraverso la tracimazione mediatico-politica della grande indagine inquisitoria sulla politica italiana, Mani Pulite, poi con la sciagurata riforma dell’articolo 68 si rompe definitivamente un equilibrio la cui connotazione più grande sta nella rappresentazione di un potere, quello delle procure della Repubblica, che è un potere politico in senso proprio, perché è un potere frutto di scelte, iscrivo tizio o non lo riscrivo, lo iscrivo adesso o lo iscrivo dopo, qualifico in questo modo piuttosto che in quest’altro l’ipotesi di reato”.

CAOS PROCURE: CAIAZZA (PENALISTI), ‘POTERE INSINDACABILE TOGHE CONNOTA ‘SISTEMA’ PALAMARA’ (2) = (Adnkronos) – Sappiamo, ha spiegato CAIAZZA, “che l’obbligatorietà dell’azione penale è uno schermo dietro il quale si nasconde invece una discrezionalità dell’esercizio dell’azione penale che qualifica la natura politica del potere inquirente, potere che è reso straordinario dalla sua totale irresponsabilità. Questa è la prima e direi decisiva connotazione del ‘sistema’. Non solo e non tanto il peso politico di alcune procure, ma il fatto che le scelte non sono sindacabili da nessuno, e quando in un sistema di equilibri di potere tu hai costruito un potere che ha la forza politica superiore ad ogni altra, ad ogni altro potere, ma che a differenza degli altri poteri non risponde a nessuno delle sue scelte, ecco che la distorsione irrimediabile è sotto gli occhi di tutti”. Infine, Caizza ha sottolineato: “La lettura del libro non ci ha raccontato e svelato nulla che non sapessimo già sotto il profilo delle dinamiche di quello che viene chiamato ‘il sistema’, e che per noi è un ‘sistema’ da tanto tempo. Certamente il libro ha il pregio impagabile di dare dei nomi, dei cognomi, delle circostanze e dei fatti specifici, sicché possiamo dire che oggi la descrizione del ‘sistema’ non è più un punto di vista, e segnatamente il nostro punto di vista da tempo, ma è una cronaca. La lettura è di straordinario interesse”.

PROCURE: CAIAZZA (PENALISTI), ‘DA ‘SISTEMA’ EMERGE POTERE CONDIZIONAMENTO GIUDICE’ = Roma, 10 mar. (Adnkronos) – “Un dato che emerge dalla lettura di quelle pagine, di quelle intercettazioni, è lo straordinario potere di condizionamento del giudice del dibattimento”. Lo ha affermato il presidente dell’Unione delle Camere penali, Giandomenico CAIAZZA, intervenendo alla presentazione del libro “Il Sistema” dell’ex capo dell’Anm, Luca Palamara, incontro organizzato dalla Fondazione Einaudi nell’ambito dello Speciale #ilcafFLEdelmercoledì. “Noi abbiamo sempre detto che vogliamo un giudice indipendente dalla politica ma vogliamo un giudice anche indipendente dal pubblico ministero – ha aggiunto CAIAZZA -, soprattutto sui processi sensibili, non parliamo della totalità dei processi, il potere di condizionamento è enorme. L’appartenenza allo stesso ordinamento giudiziario, lo stesso concorso, la stessa associazione, la stessa corrente tra pubblico ministero e giudice, offre l’arma del condizionamento decisorio del giudice. Leggiamo di cene, di combriccole tra soggetti che dovrebbero giudicare il lavoro di quei colleghi ed eventualmente bocciarlo, bocciarne il fondamento, con le ricadute di immagine e politiche per quei magistrati delle procure, per quelle procure, sulle scelte che sono state fatte”. Per CAIAZZA, dunque, sarebbe un “passo straordinario” se da questa vicenda partisse “una riflessione seria, finalmente, anche da parte dei magistrati, che non debbano necessariamente o essere andati in pensione o passare un guaio per venirci a dire che sono d’accordo con noi”.

CAOS PROCURE: CAIAZZA (PENALISTI), ‘COMMISSIONE D’INCHIESTA SU ‘SISTEMA’? PERCHE’ NO’ = Catanzaro, 10 mar. – (Adnkronos) – “Le commissioni di inchiesta rischiano spesso di essere anche la tomba dell’inchiesta, però benissimo, può essere un’idea…perché no?”. Lo ha affermato, parlando dell’ipotesi di una Commissione d’inchiesta sulle vicende emerse nel caso Palamara, il presidente dell’Unione delle Camere penali, Giandomenico CAIAZZA, intervenendo alla presentazione del libro “Il Sistema” dell’ex capo dell’Anm, Luca Palamara, incontro organizzato dalla Fondazione Einaudi nell’ambito dello Speciale #ilcafFLEdelmercoledì. “Io ho l’impressione – ha aggiunto – che ci sia molto poco da indagare, i fatti sono abbastanza chiari nelle loro dinamiche. Non dico i fatti specifici, perché poi su quelli chiaramente ci saranno versioni diverse, querele o non querele, ci saranno anche modi diversi di raccontare quegli stessi fatti, ci mancherebbe altro che ciascun magistrato coinvolto non abbia il sacrosanto diritto di dare la sua spiegazione, la sua lettura, ma a noi interessano le dinamiche di sistema che producono tutto questo”.

GIUSTIZIA: CAIAZZA (PENALISTI), ‘ILLUSIONE PENSARE CHE TROJAN RESTITUISCA VERITA” = Catanzaro, 10 mar. – (Adnkronos) – “Mi verrebbe da dire, chi di trojan ferisce…parlo della magistratura, non di Palamara. Si è voluto a tutti costi un sistema, oltretutto è un’illusione che il trojan restituisca all’investigatore la più completa verità. E il contrario”. Lo ha affermato il presidente dell’Unione delle Camere penali, Giandomenico CAIAZZA, intervenendo alla presentazione del libro “Il Sistema” dell’ex capo dell’Anm, Luca Palamara, incontro organizzato dalla Fondazione Einaudi nell’ambito dello Speciale #ilcafFLEdelmercoledì. “E’ il contrario – ha spiegato – perché ti ridà un materiale inerte, indecifrabile, materiale che appiattisce qualunque tipo di affermazione e riflessione, perché tu sei registrato nella tua intimità, dove hai il diritto sacrosanto, che tutti noi esercitiamo senza esclusione, di mentire, di millantare per mille ragioni, perché vuoi liquidare la persona che ti chiama, perché ti vuoi fare il bello in quel momento…la libertà, il foro interno della libertà”. Per CAIAZZA, dunque, si tratta di “uno strumento” che “illude l’inquirente di avere del materiale, per cui dice ‘ti ho ascoltato e ora ti sistemo io’, e poi il materiale gli si può rivoltare contro”.

GIUSTIZIA: PALAMARA, ‘MAGISTRATURA CASTA CHE NON VUOLE ESSERE VALUTATA PROFESSIONALMENTE’ = Catanzaro, 10 mar. – (Adnkronos) – “Il tema delle valutazioni di professionalità”, che “si concludono quasi sempre con una valutazione favorevole”, è “il tema cruciale interno alla magistratura”, ma “c’è un altro tema sul quale la magistratura è molto chiusa, che è quello della presenza dell’avvocatura nei Consigli giudiziari. Questo, a mio avviso, è uno dei grandi problemi, perché porta la magistratura ad arroccarsi come casta, a non voler essere in qualche modo valutata, e a far sì che di fatto poi ci sia una sorta di appiattimento del livello professionale dei magistrati anche sotto il profilo qualitativo”. Lo ha affermato, parlando della responsabilità professionale e del recupero dei giudizi di merito dei magistrati, l’ex capo dell’Anm, Luca Palamara, intervenendo alla presentazione del suo libro “Il Sistema”, organizzata dalla Fondazione Einaudi nell’ambito dello Speciale #ilcafFLEdelmercoledì. “E’ un grande tema – ha aggiunto Palamara – sul quale però dobbiamo essere realisti, fuori dalle ipocrisie: se non c’è un serio intervento riformatore, la magistratura dirà sempre di no su questo tema, non ci sarà mai un’apertura ad affrontare seriamente il tema della professionalità. C’è qualche orientamento politico favorevole a fare questa riforma? A me non pare”.

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