Addio ad Aldo Canovari, editore libero e liberale

Addio ad Aldo Canovari, editore libero e liberale

È scomparso il fondatore di Liberilibri, appassionato difensore della cultura dei diritti individuali

L’editore Aldo Canovari se n’è andato in una fredda notte invernale dopo aver lottato con una malattia che gli aveva tolto il corpo ma non la mente. Era nato a Macerata nel 1946 e il 14 febbraio avrebbe compiuto 77 anni. La sua creatura più importante è la casa editrice Liberilibri e se noi oggi possiamo leggere in italiano le opere di Anthony Collins, Walter Block, Albert Jay Nock, Ayn Rand, Michael Novak, Murray N. Rothbard, Elie Kedourie e persino Bruno Leoni e tanti altri lo dobbiamo alla fede liberale di Canovari che la fondò nel 1986: testi curatissimi, copertine essenziali e il marchio col personaggio del Buchernarr il «pazzo per i libri».

Per Canovari il liberalismo non era solo una dottrina politica, ma ragione e amore per la vita libera. La Liberilibri non era stata concepita solo come un progetto editoriale, ma come un’attività culturale che tramite la diffusione di opere o non tradotte in Italia o poco conosciute puntava ad ampliare la cultura della libertà nella patria di Croce e Einaudi sì, ma anche in un Paese a forte vocazione statalista e con il primato dei cattolici e dei marxisti. A scalfire tale primato mirava Canovari innestando sulla tradizione liberale e liberista l’anima libertaria e anarcocapitalista: così oggi se la cultura italiana coltiva una coscienza più ampia della libertà, lo deve a questo piccolo grande editore che non ha esitato a battersi contro il giustizialismo, il fiscalismo, lo statalismo, la censura per difendere la libertà di pensare, agire, scegliere, fosse anche la libertà di sbagliare.

Lo diceva lui stesso curando il volume Sui libri malvagi : «La potenza di fuoco dei libri è altissima ed è capace, rendendo possibile la conoscenza e il confronto d’idee, di modificare inveterate convinzioni, sovvertire istituzioni politiche e religiose, ed anche sbaragliare eserciti». Parole che testimoniano l’attualità di Canovari: più passerà il tempo e più la sua grandezza si manifesterà come un eterno «discorso sul pensiero libero».

 

Corriere della Sera

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