Scuola di Liberalismo 2020 Messina: 21 ottobre lezione di Giuseppe Giordano

Scuola di Liberalismo 2020 Messina: 21 ottobre lezione di Giuseppe Giordano

La lezione di Giuseppe Giordano per la Scuola di Liberalismo 2020 di  Messina tratta “La libertà degli antichi e dei moderni: la democrazia diretta e la democrazia rappresentativa”.

Mercoledì 21 ottobre dalle 17 alle 19.

 

La libertà degli antichi e dei moderni: la democrazia diretta e la democrazia rappresentativa

Di fronte alla richiesta continuamente evocata di una democrazia diretta, che scavalchi le forme parlamentari; in una realtà dominata dai social media, che illudono di far partecipare immediatamente alle decisioni con un click; di fronte alla vana pretesa che quella mediatica sia una sorta di nuova “agorà” e non uno sciame dai movimenti ordinati ma eterodiretti; di fronte a tutto questo è bene riflettere sulle differenze tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa, andando a vedere quale idea di libertà vi sia dietro ciascuna delle due.

In questa prospettiva un grande aiuto può essere dato dall’andare a rileggere il saggio di Benjamin Costant, prodotto circa duecento anni orsono, La libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni. Le diverse libertà, infatti, hanno dato vita a forme di organizzazione democratica diversa: nel mondo antico a quelle dirette, nel mondo moderno a quelle parlamentari.

Constant aiuta a comprendere che la libertà degli antichi è la libertà di esercitare una sorta di sovranità collettiva nella pubblica piazza, dichiarando guerre, stipulando trattati con altri popoli e città, votando leggi.

La libertà dei moderni è invece il diritto, ad esempio, di essere sottoposto soltanto alla legge, di poter esprimere la propria opinione e professare il culto preferito.

La differenza tra di due tipi di libertà è quella individuata da Isahia Berlin, quando ha distinto “libertà di” (quella degli antichi) e “libertà da” (quella dei moderni). La libertà antica era una libertà di pochi, che si esplicitava totalmente nella sfera pubblica; la libertà moderna, diffusa a tutti i cittadini, vuole invece garantire l’individuo e la sfera privata.

La lezione che si deve ricavare dalle pagine sempre attuali di Constant è che, a fronte dell’ampliamento del numero di persone libere, l’unica garanzia – che permette, in certa misura di salvaguardare entrambe le libertà – non può essere la democrazia diretta (oltretutto, nella dimensione tecnologica con la quale la si propone, priva in un certo senso della sicurezza dell’esercizio della libertà di espressione del proprio volere), ma il sistema rappresentativo; e questo, ricordando sempre che esercitare la libertà politica non può e non deve implicare la rinuncia alla libertà individuale.

Giuseppe Giordano

 

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