#laFLEalMassimo – Episodio 35: Sulle responsabilità del lavoro agile

#laFLEalMassimo – Episodio 35: Sulle responsabilità del lavoro agile

Nuovo Episodio della FLE al Massimo parliamo responsabilità nel lavoro agile.

La responsabilità è infatti il convitato di pietra di tutte le discussioni sullo smartworking, la didattica a distanza e più in generale sulle svariate forme di flessibilità che caratterizzano i rapporti di lavoro al punto da rendere sempre più sfumate le differenze tra lavoro dipendente e indipendente.

La pandemia ha dato luogo a un gigantesco esperimento sociale imponendo  a milioni di lavoratori di testare la possibilità di lavorare in modo svincolato dalla presenza fisica nel luogo dove tradizionalmente veniva espletata la propria mansione.

Questo per alcuni ha costituito un balzo in avanti significativo nella qualità della vita, riducendo i tempi di commuting giornaliero, gli spostamenti durante le ore in cui il traffico cittadino è più congestionato e alcuni consumi collegati con queste attività come vestiario, pasti, lavanderia e carburante.

Ma c’è un rovescio della medaglia in questa liberazione dalle catene che ci legavano al posto di lavoro fisico. Il rovescio risiede nella maggiore trasparenza e misurabilità dell’attività svolta: come ci siamo accorti che non era indispensabile macinare km e bruciare combustibili fossili per andare in ufficio, il lavoro da remoto metterà in luce che ci sono numerose attività che possono essere automatizzate e mansioni che semplicemente non sono più utili. Questo implica che chi le svolgeva deve riconvertirsi oppure prendere atto che il lavoro che svolgeva non ci sarà più.

A questo punto entra il gioco la responsabilità, di cui nessuno ama parlare Responsabilità dei datori di lavoro, nel gestire correttamente il processo di cambiamento e di trasformazione dei processi innescato dalla rivoluzione del lavoro agile, ma soprattutto responsabilità dei lavoratori, che saranno chiamati sempre più a confrontarsi con un rapporto basato sempre più su obiettivi e sul raggiungimento di risultati, piuttosto che sulla misurazione del tempo intercorrente tra due timbri del cartellino.

Responsabilità è la parola magica, che nessuno vuole sentire e il prezzo della libertà di cui nessuno vuole parlare, ma come ci insegna la storia, si tratta di un confronto che può essere solo rimandato con costi crescenti ad ogni rinvio. Di questo  e di molte altre evidenze sconvenienti continueremo a parlare sulla FLE al Massimo, per la Fondazione Luigi Einaudi. Arrivederci

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