Un saggio per riportare i valori liberali al centro del dibattito

Un saggio per riportare i valori liberali al centro del dibattito

Un tentativo interessante può essere quello di salvare il liberalismo dalle sue deformazioni ideologiche, come ora fa lo studioso di teorie politiche Corrado Ocone, che individua due responsabili dell’eclissi dei valori liberali: la deriva neoliberista e quella liberal, ossia la tirannia della Finanza e la dittatura del Politicamente Corretto. In un saggio, insieme denso e di facile lettura, intitolato La cultura liberale. Breviario per il nuovo secolo (Giubilei Regnani, pp. 178, euro 16), l’autore testimonia come questa adozione impropria del liberalismo, sia da destra che da sinistra, abbia partorito, paradossalmente, esiti illiberali, caratterizzati da conformismo, intolleranza e assoggettamento a nuovi poteri forti.

Ocone fa una carrellata di alcuni concetti chiave del liberalismo, utilizzati in modo da asservire, e non più esaltare, la persona e la civiltà occidentali. Si pensi all’idea di Individuo, considerato ormai un’entità sciolta da legami storici e culturali, e come tale ridotto ad automa, al servizio del Mercato globale e ancora peggio dei Mercati. Oppure si pensi al principio di Tolleranza, derubricato a supina accettazione dell’Intolleranza altrui. E ancora, al concetto di Pluralismo, nato come apertura di un libero spazio di opinioni, e ridottosi all’ideologia del multiculturalismo.

Analizzati questi cortocircuiti, diventa necessario comprendere da quali riferimenti dovrebbero ripartire i liberali. Ocone evoca la riappropriazione dei pilastri del liberalismo conservatore, che fanno capo a Croce, Tocqueville e Hume, e attingono a concetti quali Dio, Patria e Famiglia. L’accento liberale sul valore della persona, spiega l’autore, non può fare a meno di richiamarsi al cristianesimo e alla dignità che esso ha dato a ciascun individuo. Alla pari, l’idea di Patria ben si sposa con l’esigenza liberale di attribuire a ogni individuo un’identità e un’appartenenza concreta, e di non considerarlo un atomo privo di legami nel luogo e nel tempo. Da ultimo, è perfettamente liberale cercare di recuperare il rapporto del singolo con quei corpi intermedi, la famiglia su tutti, che gli permettano di fare fronte alle invadenze dello Stato.

Share