#laFLEalMassimo – Episodio 40: Requiem per il Cashback di Stato

#laFLEalMassimo – Episodio 40: Requiem per il Cashback di Stato

Bentornati alla #FLEalMassimo al netto di eventual colpi di scena, sempre possibili quando in Italia si parla di sussidi acchiappa-consenso, il governo dovrebbe aver deciso di cancellare in via definitiva il cashback di stato.

Chi segue questo podcast ha già ben chiaro quali fossero le principali criticità di un provvedimento molto costoso, altamente distorsivo per la componente super cashback (quello dei 1500€) e strutturalmente inadeguato a perseguire gli obiettivi di fondo che i suoi promotori avevano indicato.

Vale però la pena ritornare sul tema perché offre numerosi spunti di analisi e riflessione sul sistema politico e mediatico del nostro paese.

Con buona pace degli entusiasti dei pagamenti elettronici, strumento che porta trasparenza ed efficienza nel sistema economico cominciamo dalla logica di base. Posto che l’evasione è un crimine, una violazione della legge, per quale assurdo motivo dovremmo dare un premio a chi si comporta bene invece di punire chi si comporta male? Ci pensate se per combattere gli omicidi o i furti decidessimo da dare una mancetta a tutti quelli che non rubano e non uccidono? Ma che ragionamento è?

E’ il ragionamento che le mancette piacciono a tutti e questa è diretta a una fascia di popolazione progressista, quella che ha uno SPid, che possiede una carta di credito e la usa per acquisti di piccolo importo, dunque non sorprende che qualcuno abbia cercato di cavalcare la misura.

Ma ancora per logica elementare: di sicuro ampliare la numerosità dei pagamenti tracciabili riduce gli spazi nei quali si può impiegare il ricavato da attività nascoste al fisco, ma è oltremodo verosimile che questo scalfisca ben poco il circuito parallelo di transazioni su cui si base l’evasione. E ancora, perché non cercare e punire chi infrange la legge, invece di complicare la vita a tutti, inseguendo un approccio così tortuoso?

La parabola del cashback ci testimonia che la politica concentrata sul comprare consenso di breve termine mediante sussidi si traduce nel premio ingiusto per pochi cittadini più fortunati che il più delle volte sono anche i meno bisognosi di supporto.

Le ditorsioni del cashback cacciate dalla porta, potrebbero verosimilmente rientrare dalla finestra e una manovra piena di bonus e quote 102 non lascia ben sperare. Per il momento però possiamo goderci la vittoria temporanea del buonsenso e intonare un requiem per il cb di stato

Ci vediamo la prossima settimana per la #FLEalmassimo

 

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