Leonardo Musci

Dopo la laurea in Lettere moderne a Roma (tesi sul confino fascista con Renzo De Felice), insegna nelle scuole medie per poi vincere la borsa del primo ciclo di dottorato di ricerca lavorando a Torino con Nicola Tranfaglia, col quale realizzò ricerche e scritti sulla storia della magistratura italiana.

Appassionato di archivi storici, da utente divenne archivista. Prese il diploma dell’Archivio di Stato di Roma. Tra i lavori negli archivi storici che gli piace ricordare come esperienze belle e formative cita (in ordine cronologico) quelli dell’associazionismo studentesco universitario, del filosofo Ugo Spirito, del Banco di Roma, dell’Istituto mobiliare italiano (IMI), dell’ex ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà di Roma, di Bettino Craxi, del giornalista Paolo Monelli, della Cassa per il Mezzogiorno, dello psichiatra Franco Basaglia, delle carte sulle stragi desecretate per la direttiva Renzi, dell’Associazione bancaria italiana (ABI), di Leopoldo Franchetti, di Mario Capanna, di Antonio Scialoja.

Dal 1997 è Presidente ed amministratore della società Memoria srl.

Tra 1998 e 2012 dirige il progetto Archivi del Novecento, innovando nel mondo l’offerta di contenuti archivistici sul web.

Dal 2000 è archivista – esperto di informatizzazione archivistica
Membro dello staff del progetto Carte da legare promosso dalla Direzione generale per gli archivi per la tutela e la valorizzazione degli archivi degli ex ospedali psichiatrici.

Dal 2016 cura il progetto Lazio900.

Dal 2017 è responsabile degli archivi della Fondazione Giuseppe Di Vagno di Conversano (Bari) Progettazione delle attività, cura dei rapporti istituzionali, direzione dei lavori archivistici.

Dal 2021 è responsabile degli archivi della Fondazione Luigi Einaudi di Roma Progettazione delle attività, cura dei rapporti istituzionali, direzione dei lavori archivistici.

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