Questa analisi illustra come le riforme liberali in Italia, Spagna, Germania e Francia siano spesso scaturite non tanto da fervore ideologico quanto piuttosto da pressioni economiche o politiche urgenti. Ogni caso dimostra che, in condizioni di crisi o sotto la spinta dei mandati dell’UE, i leader nazionali hanno elaborato pacchetti di riforme – che si trattasse di deregolamentare i mercati del lavoro, modificare le disposizioni in materia di welfare o liberalizzare l’immigrazione – per stabilizzare la crescita senza abbandonare la solidarietà sociale. Il filo conduttore è una narrazione pragmatica: le riforme hanno successo quando vengono presentate come necessità tecniche o misure collettive e quando i gruppi interessati ricevono compensazioni che preservano la fiducia dell’opinione pubblica. Al contrario, misure insufficienti o cambiamenti comunicati in modo inadeguato rischiano di alimentare reazioni populiste.
