La Finocchiaro e il tranello del “genere”

La Finocchiaro e il tranello del “genere”

Uno sketch dell’attrice Angela Finocchiaro, durante l’ultima puntata della «Tv delle Ragazze» di Serena Dandini, ha suscitato perplessità e reazioni. Il commento di Lorena Villa della Fondazione Luigi Einaudi [spacer height=”20px”]

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“Gli uomini sono dei pezzi di merda, soprattutto il tuo papà”. Pur nell’assoluto rispetto della libertà di parola, da donna cosciente e consapevole che la parità di genere in molti ambiti sia ancora lontana, mi pongo molto lontana da questo tentativo – fallito – di comicità, dal suo registro banalmente reazionario e dal coinvolgimento di bambine inconsapevoli.

Scrivevo tempo fa: se dovessi diventare sindaco, chiederei di chiamarmi “sindaco” perché, se non in ambiti privati, a nessuno deve interessare a quale genere io appartenga.

Noi donne, reduci da discriminazioni che ancora ci lasciano l’amaro in bocca, noi che chiediamo di non essere distinte o valutate in quanto tali e di focalizzare l’attenzione sul nostro merito e sull’impegno, di valutare le persone in quanto tali e non per l’appartenenza a un sesso piuttosto che un altro, non dobbiamo e non possiamo cadere nel tranello  dell’assimilazione per genere: “uomini di merda” ce ne sono, certo, ne è piena la cronaca nera, ma anche uomini meravigliosi, coraggiosi, generosi e capaci.

Le bambine questo devono saperlo.

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