Il presidente della Fondazione Einaudi, Giuseppe Benedetto, intervenendo oggi a Sanremo al convegno Nazionale dell’Unione delle Camere penali, sul tema “Separazione delle carriere dei magistrati: una riforma ineludibile”, ha lanciato una iniziativa simbolica e al tempo stesso chiarificatrice. Vista l’assoluta inutilità di una norma “caduta in disuso”, la Fondazione Einaudi solleciterà il Parlamento attraverso lo strumento della proposta di legge parlamentare per giungere all’abrogazione, all’articolo 358 c.p.p., delle parole “e svolge altresì accertamenti su fatti e circostanze a favore della persona sottoposta alle indagini”. Con questa modifica legislativa si intende sottolineare la funzione esclusivamente volta a sostenere l’accusa da parte del pm. Senza infingimenti di sorta, nel sistema liberale del processo con il rito accusatorio le parti devono essere ben distinte: chi accusa, chi difende e chi giudica. La Fondazione Einaudi con questa ulteriore proposta intende dare il suo contributo all’iniziativa intrapresa unitamente all’Ucpi, il cui presidente avvocato Beniamino Migliucci ha preannunciato l’avvio dal prossimo autunno della raccolta di firme per una proposta di legge di riforma della Costituzione volta ad introdurre nel nostro ordinamento la separazione delle carriere tra magistratura giudicante e requirente.

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